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Il mattatore

Scritto da: D.D.

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Ita 1960

Film di Dino Risi tratto da un racconto di Age&Scarpelli e sceneggiato da Continenza, Scola e Maccari dove si narrano le gesta di Geraldo l'Artista, un truffatore con il pallino del teatro, spalleggiato da Chinotto, conosciuto in carcere; l'incontro con la futura moglie gli farà cambiare vita fino allo sperato e soprattutto sospirato finale.
Gassman interpreta Geraldo l'Artista con maestria da vero mattatore, da istrione assoluto. Il film è sorretto dal grandissimo Gassman che grazie alla sua inconfondibile mimica risulta superbo, esaltando le sue doti comiche non comuni a tutti (impagabile quando veste i panni della divina Garbo). Il film ha un buon filo narrativo e ha il grande merito di non perdersi in gags fini a se stesse. La regia di Risi scorre fluida e riesce a lasciare la scena alla grandissima vena di Gassman. Le truffe che compiono Geraldo e soci sono quasi tutte divertenti, ma su tutte spiccano quella ad opera del fittizio Generale Mesci e quella del reale e non fittizio matrimonio che incastra Geraldo e lo lega alla vita coniugale con la moglie. Peppino De Filippo mostra, una volta di più, la sua bravura nel ruolo di spalla. Sotto tono, invece, Carotenuto per colpa della piccola parte e soprattutto per lo strapotere scenico e la bravura del "Mattatore" che copre tutto e tutti.
Filmetto positivo soprattutto per la prova interpretativa del sommo attore. Il film risulta datato e se non ci fosse, appunto, Gassman risulterebbe scontato, banale, ripetitivo e non meritevole di essere visto. La pellicola è sicuramente stata ispirata alla commedia teatrale I tromboni di Zardi dove Gassman interpreta il ruolo, e lo fece anche nel vero senso della parola, anche sul palcoscenico.