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Lezioni di piano

Scritto da: D.D.

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Fra, NZ 1993

Nel 1825 Ada, muta dalla nascita, è costretta a trasferirsi dalla Scozia in Nuova Zelanda con la figlia di 9 anni per sposarsi tramite procura. Il marito le negherà la passione e la gioia per il pianoforte che le verrà ridata da un maori.
Drammone della brava regista neozelandese Jane Campion. Il film si ispira inevitabilmente al romanticismo gotico della scrittrice Emily Bronte. Dal romanticismo estremo si passa ad un erotismo molto sensuale senza mai diventare volgare. La passione sessuale corre di pari passo con la suadente musica. Ada non si sente muta perchè il pianoforte le dà la possibilità di esprimersi sonoramente. Il finale è decisamente intenso con una sequenza inaspettata che poteva cambiare gli esiti del film e della vita della protagonista. La regia è positiva e ad effetto come del resto anche la buona fotografia.
Bel film accattivante, che si piace e si fa piacere, con il difetto di essere troppo facile e immediato: pellicola appariscente e un tantino ridondante e risulta nel suo complesso film lungo e prolisso. Più che un film sembra un romanzone, uno di quelli rosa, ma di qualità (la precisazione è d'obbligo perchè con questa classificazione, il più delle volte, il romanzo viene sminuito e screditato). Assolutamente sugli scudi Holly Hunter nei panni della sensibile e sensuale Ada. Film che ha fatto incetta di premi: Palma d'oro ex aequo a Cannes con Addio mia concubina di Kaige, 3 Oscar all'attrice protagonista (Holly Hunter, Ada), all'attrice non protagonista (Anna Paquin, la figlia) e alla sceneggiatura originale (alla regista Campion). Le musiche di Micheal Nyman sono d'impatto e arricchiscono notevolmente questo buon film.