U.S.A. 1941

Magistrale film scritto e diretto da Preston Sturges, capolavoro indiscusso del discreto regista. Il film parla del regista di successo Sullivan che vuole fare film di impegno sociale, abbandonando il genere delle commedie: così smetterà i panni del regista e vestirà quelli del vagabondo per trovare spunti veristi.
Il film inizia con questa dedica, omaggio e in un qualche modo spiega il messaggio che Sturges vuole comunicare allo spettatore: "In ricordo di tutti coloro che ci hanno fatto ridere: i saltimbanchi, i clown, i buffoni di tutti i tempi e di ogni nazione, le cui fatiche hanno alleggerito i nostri fardelli; con affetto vogliamo dedicare questo film a loro.".
Sullivan's travels è il titolo originale: in effetti Sullivan nei suoi viaggi ricerca il mondo dei miserabili, dei dimenticati. In questa commedia pura troviamo una comicità intelligente e non fine a se stessa. Film che riesce a divertire lo spettatore e al tempo stesso riesce a farlo riflettere in modo propositivo e intelligente (risultato raggiungibile solo dai grandissimi film). Meravigliosa, oltre che esplicativa su cosa dovrebbe essere un certo cinema (svago dalle miserie della vita quotidiana), la sequenza dove Sullivan assiste a un film animato di Walt Disney con i compagni carcerati. Da segnalare la bellezza delle inquadrature molto espressive dei vagabondi e dei carcerati che Sullivan incontra durante "i suoi viaggi". Alcune sequenze, come quella dei barboni che aspettano il treno oppure alla mensa, sono di un realismo quasi assoluto, puro (ricordiamoci che siamo nel 1942).
Da segnalare la bellezza della protagonista Veronica Lake che è semplicemente disarmante e "buca lo schermo" senza però mettere in secondo piano la sua bravura e quella del protagonista Joel McCrea. Grandissimo film, di quelli che non si vedono più o molto raramente nelle multisale contemporanee. Da non perdere la visione di questa pellicola per chi ama le commedie e il cinema più in generale.