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Inception

Scritto da: Vanoli

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Con sommo e ingiustificato ritardo, solo ieri sono riuscito a recuperare in dvd uno splendido film che avevo perso al cinema: Inception di Christopher Nolan, che lo ha scritto, diretto e prodotto.

Un film adrenalinico, d’azione nel senso più stretto del termine, pieno di effetti speciali (e difatti vinse 4 Oscar, tra cui quello per gli effetti speciali)… insomma, tutti gli ingredienti per “non” piacermi, nel senso che solitamente quel genere di film, alla “Mission Impossible”, per carpirci, non sono il mio pane.

Invece, ammetto che il tema portante del film, così fantascientifico in un certo senso, ha avuto la meglio, coinvolgendomi dall’inizio alla fine e facendomi ribadire quanto Nolan sia uno dei geni del nostro tempo.

Un Leonardo Di Caprio in gran forma (andatelo a dire a quelli dell’Academy, visto che è stato escluso nuovamente per la famosa statuetta per il suo ruolo nel nuovo Tarantino) e una storia che miscela sapientemente e scientemente realtà e sogno, addirittura ponendoci su tre piani onirici. La trama è così complessa che risulta riduttivo provare a parlarne, ma il tutto è mosso da azioni estreme, seppur rappresentative del bene e del male presenti in ogni essere umano.

L’idea di poter intervenire nel subconscio delle persone, finanche a innescare un pensiero e a modificarlo per il più complicato dei piani, che sia sventrare l’impero economico di un pericoloso concorrente, o dettato dall’ambizione massima, quella che ti  fa accettare anche gli incarichi più ingrati pur di rivedere i propri figli. Un film bellissimo, anche se necessiterebbe di più visioni per coglierne le molte sfumature.