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Achtung! Banditi!

Scritto da: D.D.

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Ita 1951

Opera prima del cineasta Carlo Lizzani che ricostruisce la guerra partigiana a Genova e sull'Appennino Ligure intrecciandola con la vita di fabbrica. Il soggetto e la sceneggiatura sono a cura di Sonego, Pirro, Giuliani, Dagnino, Lizzani, Mida, Ribulsi e Socrate; mentre la produzione è ad opera della Cooperativa Spettatori Produttori Cinematografici.
Film che appartiene alla fortunata corrente neorealista nel quale viene narrata la resistenza con occhi parziali, dal punto di vista dei partigiani, dando una connotazione di film politicamente impegnato che può richiamare il grande cinema di propaganda sovietico. Come vuole la poetica neorealista i volti dei partigiani sono molto "veri", oltre che molto carichi di fatica e sofferenza. Il film ci mostra in maniera molto esplicita la solidarietà che correva tra i partigiani e il popolo che parteggiava per loro. Il messaggio che passa dal film è che in questa guerra non ci sono stati dei vincitori, soprattutto tra i combattenti. Il film si apre con un gruppo di partigiani che dopo una lunga e dura camminata incontrano un cartello con la scritta Achtung! Banditi!: con il termine banditi le milizie nazi-fasciste indicavano i "ribelli" partigiani.
Questa pellicola non è certamente la migliore del regista e non fa nemmeno onore al movimento neorealista a causa di una trama troppo marcata dove i personaggi non vengono analizzati con cura sfociando nel bozzettismo e che si concentra troppo sui risvolti bellici. Lizzani, prima di darsi alla regia era stato un ottimo critico cinematografico oltre che aiuto regista, e già da questo suo esordio dimostra la sua propensione a mostrare dei fatti piutosto che a soffermarsi sulla psicologia dei personaggi.
Da segnalare le prove quasi anonime degli attori protagonisti: Gina Lollobrigida e Andrea Checchi. Il regista Montaldo veste i panni del commissario Lorenzo.