Recensioni

Io la conoscevo bene

Scritto da: D.D.

Questo utente ha pubblicato 302 articoli.

Ita, Fra 1965

Il regista Pietrangeli, con questo grandissimo film, ci offre il ritratto di una ragazza, la giovanissima Sandrelli, che vive alla giornata.

La Sandrelli interpreta Adriana, una giovane donna ingenua e sfortunata impegnata in molti lavoretti occasionali nella vana attesa di qualcosa d'importante. In una delle tante avventure sentimentali la protagonista si imbatte in uno scrittore di successo che trova in lei lo spunto per un futuro personaggio letterario nel quale la inquadra alla perfezione, domandandosi se il suo comportamento senza uno scopo apparente non sia in realtà saggio. Adriana riesce a far innamorare ragazzi "della porta accanto", mentre viene invece usata da tutti gli uomini del mondo del cinema, mondo che viene rappresentato come vuoto, fatuo e falso. Il finale in cui lei si toglie la parrucca è degno dei migliori registi della storia del cinema italiano e non solo. Molto brava la ventenne Sandrelli che con la sua bellezza esplosiva e verace si contrappone alla bellezza pura e piena di grazia della Cardinale, sua rivale (cinematograficamente parlando) in questo periodo altissimo per la cinematografia italiana. Film restaurato da poco con un cast di attori di primo piano: l'opportunista talentscout Manfredi, l'attore pieno di boria Salerno, l'attore in crisi Tognazzi, l'ambiguo amante Brialy, il vitellone felliniano Franco Fabrizi, lo scrittore Fuchsberger, il borghese Hoffman. Soggetto e sceneggiatura del regista con Scola e Maccari. Film molto malinconico con una vena d'umorismo cinico, gretto ma non volgare, tipico di una certa romanità popolare. Regia azzeccata, che non si fa notare, pulita, di Pietrangeli, come al solito sublime nel raccontare donne sconfitte. La piccola, nel senso di minuta, interpretazione di Tognazzi è un vero e proprio gioiello che entra di diritto nell'Olimpo della cinematografia di tutti i tempi. Pregevole la scelta delle canzoni, italiane e contemporanee, che accompagnano i momenti della vita della protagonista; tra le tante canzoni in sottofondo spiccano quelle di Sergio Endrigo.

Da segnalare la sequenza molto toccante della bella e senza talento Adriana che torna dopo 5 anni a casa dei genitori in campagna e scopre la morte della sorella più piccola.