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I padroni della notte

Scritto da: Dj LT

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I padroni della notteUSA, 2007, di James Gray

 

Il terzo film di James Gray, un poliziesco condito dalle atmosfere altamente noir e drammatiche tipiche del regista, ci proietta nella New York di fine anni Ottanta, dove ci vengono presentati i fratelli Grusinsky: Bobby (Joaquin Phoenix), gestore di un night club circondato dai vizi e dalla bella Amada (Eva Mendes), e Joe (Mark Wahlberg), sposato, padre di due figli ed integerrimo poliziotto insieme al padre (Robert Duvall). Bobby dovrà mettere fine alla sua bella vita e mettersi dalla parte della legge quando, dopo un blitz effettuato nel suo locale, la sua famiglia verrà minacciata dalla mafia russa che lì operava. Tutto ciò sarà un’occasione per riallacciare i rapporti col genitore e, soprattutto, con il fratello, ma allo stesso tempo gli costerà molto. Sembra questa infatti la morale che Gray vuole trasmetterci nel finale, che a volte, cioè, si debba sacrificare qualcosa o una parte di sé per rimanere nel giusto: non ha nemmeno tutti i torti. Il film però funziona più come thriller d’azione che come dramma e questo a causa della regia diretta, “asciutta”, talora schematica, e di una sceneggiatura che privilegia il realismo delle scene e dialoghi essenziali. Si lavora molto sulla tensione sui silenzi ed è un peccato, visto il buon lavoro d’ambientazione realizzato all’inizio sulle note di Heart of Glass di Blondie. Rimangono comunque sequenze degne di nota (la corsa sotto la pioggia o l’inseguimento nel canneto), una fotografia dai toni grigi e cupi e una recitazione di ottimo livello (ci si affeziona al vecchio Duvall anche per quel poco che si vede e la Mendes sa sfruttare bene il suo fascino). Altre eventuali pecche potrebbero riscontrarsi nella durata (quasi due ore), nel ritmo non sempre fluido o nel doppiaggio italiano, che di per sé non è affatto brutto nella traduzione né nel cast vocale, ma affievolisce un po’ le emozioni dei personaggi e le nostre. Per il resto rimane un’opera decente, che sa intrattenere (non per nulla ha incassato molto anche nelle vendite dei DVD) e che dimostra di aver appreso quello che pellicole simili hanno insegnato (vedi American Gangster o il più vecchio Il braccio violento della legge). C’è tuttavia una differenza con quest’ultime: a Gray interessa esplorare non il mondo dei criminali o dei poliziotti, bensì i rapporti familiari e come essi influenzino le vite dei due protagonisti. Nota sul titolo: l’originale We Own the Night richiama il motto della Streets Crimes Unit dell’NYPD, che i componenti di tale unità portavano scritto sulla manica della divisa (come mostrano le foto in bianco e nero in apertura). Fu l’ultima colonna sonora di Wojciech Kilar (Dracula di Bram Stoker), scomparso nel 2013 dopo una lunga malattia.

Voto: 7/10