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Il Cammino della Speranza

Scritto da: D.D.

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Ita 1950

Racconta la "fuga" di un gruppo di siciliani che a causa della chiusura della miniera di zolfo dove lavoravano sono costretti a partire per la Francia in cerca di fortuna e, soprattutto, di lavoro. Il soggetto (ispirato al romanzo Cuori negli abissi di Nino Di Maria) del film è di Germi, che ne è anche il regista, con Fellini e Pinelli che curano la sceneggiatura. Anche se è considerato dalla critica "neorealismo minore" è un ottimo mezzo per capire cosa è stato questo fantastico periodo della cinematografia italiana, perchè in esso sono racchiusi molti "dogmi neorealistici".

Purtroppo o per fortuna ci viene mostrata un' Italia che non c'è più. Questa fuga è un vero e proprio cammino della speranza, una migrazione, con mille difficoltà e drammi, per giungere a un qualcosa di sconosciuto e quindi di insicuro. Questo viaggio della speranza è figlio della disperazione di persone che non hanno più nulla, alle quali il futuro non prospetta nulla se non miseria. Molto interessante vedere come le decisioni importanti, quelle che cambiano la vita, vengano prese tutte insieme in osteria tra litri di vino e canzoni. La fotografia è molto bella soprattutto nelle sequenze in montagna anche perchè, a differenza degli anni del fascismo, sono vere, non fredde e posticce come possono essere quelle girate in qualche teatro di posa. Molto belle anche le immagini di una Roma che sta cercando di "rialzarsi" dopo la guerra. Il finale è positivo: infatti il film si chiude con la speranza di un futuro migliore. Bel film che però non arriva alla perfezione di alcuni capolavori neorealistici. I protagonisti sono purtroppo non credibili, recitano troppo: forse il regista doveva prendere attori dalla strada come in molti film dell'epoca. Le recitazioni, viste con gli occhi di adesso, sono marcatamente e forzatamente drammatiche (vedi l'addio di Barbara o la distruzione del foglio di via). A volte il film scade nel più bieco melodramma. La voce fuori campo (molto, troppo moralistica) è di Germi.

Orso d'argento a Berlino.