Usa 2004

Steve Zissou è un documentarista marino che insieme alla sua improbabile ciurma è impegnato nella ricerca dello squalo giaguaro.

Commedia divertente, a tratti grottesca, decisamente riuscita nel suo complesso che merita la visione nonostante risulti inferiore al precedente film di Anderson I Tenenbaum. La regia di Anderson è dinoccolata ed a volte visionaria e simbolica, basti pensare alla ricerca del famigerato squalo giaguaro. Di tanto in tanto il film si trasforma in tavoletta: questa non è assolutamente da considerarsi una connotazione negativa, anzi aiuta la pellicola a trovare una sua identità. All'interno del film troviamo attimi di altissima ironia demenziale e nonsense , forse paragonabile ai geniali Monty Python: ne è un chiaro esempio l'inutile giornalata che viene rifilata al povero cane tripede. I componenti della ciurma sono personaggi assolutamente surreali, come Pelé il suonatore di chitarra, Mitra l'operatore arabo oppure Klaus "il capo della serie B". Molto divertente è il momento in cui il protagonista Murray fa la parodia Steven Segal e s'improvvisa eroe riuscendo a respingere l'assalto dei pirati filippini. Da segnalare la sequenza molto "toccante" che precede quella finale. La scenografia dell'interno della nave è particolarmente ben fatta, oltre a rendere alla perfezione lo spirito del film. Molto interessante, oltre che azzeccato, il ricorrere delle belle canzoni di David Bowie sia in versione originale che soprattutto in portoghese, strimpellate ovviamente da Pelé. Il cast di attori è di assoluto primo piano, oltre al protagonista Bill Murrey è composto da Owen Wilson, Cate Blanchett, Angelica Houston, Willem Dafoe e Jeff Goldblum.

Il film è dedicato alla memoria del documentarista Jacque-Yves Cousteau.