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Le Mele di Adamo

Scritto da: D.D.

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Dan 2005

Adam, neonazista appena uscito di prigione, è costretto a passare un periodo di recupero presso una chiesa di paese.

Tutti i protagonisti di questa commedia grottesca e velatamente nera, del regista danese Jensen famoso per avere fatto due film secondo il "DOGMA", hanno dei problemi di diversa natura con sè stessi e con la vita in generale. Colpisce il ritratto del pastore Ivan che è molto inquietante nel suo egoismo e nella sua ipocrisia, la quale lo porta a non riuscire a farsi una ragione della propria condizione. Assolutamente riuscito il personaggio del medico cinico. Film molto simbolico nel quale la regia insegue, appunto, questi simboli in modo molto marcato, troppo marcato, oltre che semplicistico, con un lieto fine poco credibile oltre che smaccatamente americano. Anche il rinsavimento dei due protagonisti risulta poco credibile e troppo scontato e banale. Alcune sequenze e situazioni sono divertenti, soprattutto quelle in cui il pastore Ivan nega l'evidenza della realtà. Buona la prima parte decisamente grottesca, "cattiva" e politicamente scorretta; mentre nella seconda si perde e scade nel buonismo e nella favoletta.

Film comunque non del tutto da buttare, anche se non del tutto riuscito. Il risultato finale comunque è superiore alla stramaggioranza dei prodotti "da blockbuster". Il protagonista Thomsen è bravo soprattutto nella parte del cattivo, meno credibile invece nella svolta buonista del personaggio. Non è assolutamente paragonabile alla sua ottima interpretazione in Festen di Thomas Vinterberg.