VESANIA - God the lux

Postato in Il Pozzo dei Dannati

Scritto da: franz

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2005 (Napalm Records)

Sinceramente i Vesania non li conoscevo, quindi mi sono accostato un po’ titubante a questa nuova band, poi quando ho letto la line-up e che Orion (Behemoth) e Daray (Vader) ne facevano parte, ho iniziato a mostrare una certa curiosità, per sentire cosa le loro folli menti avevano partorito questa volta. Un po’ di cronistoria, tanto per iniziare: la band si è formata nel 1997 per mano di Daray, Orion e Heinrich, a cui si aggiunsero poi Hatrah e Annahvahr. Dopo un promo e diversi concerti in giro per la Polonia, esce finalmente nel 2003, il loro debutto “Firefrost Arcanum”, un black metal tastieristico sulla scia dei primi lavori degli Emperor. Nel frattempo Orion e Daray si uniscono alle loro nuove band, ci sono vari avvicendamenti nella line-up, ma i Vesania continuano ad esistere e viene fuori questo “God the lux”. L’album non è male, muovendosi come in passato su coordinate stilistiche vicine agli Emperor, ma con una forte componente death in aggiunta. Le atmosferiche tastiere si miscelano alla perfezione con la furia death metal di “americana” derivazione: “Synchroscheme” e la successiva “Phosphorror”, forse i brani migliori dell’album, possono ricordare vagamente quanto proposto dagli ultimi Dimmu Borgir; si tratta infatti, di un feroce symphonic black/death metal sulla scia di quanto fatto da Shagrath e compagni. A me “God the lux” piace, mi piace per il suo feeling maligno, per quel suo alternare death metal con partiture sinfoniche, mi piace per l’alone di mistero e inquietudine che le sue tastiere riescono a dare. Le liriche poi, messe insieme da Orion, trattano citazioni di R. Bach, A. Crowley e alcuni anonimi autori medioevali. Alla fine i Vesania non aggiungono nulla di nuovo all’orizzonte, ma suonano bene e con passione, quindi perchè non dargli un ascolto, secondo me non ne resterete scontenti...

Voto: 70