B-Blast - s/t + Teorema - Forme naturali

Postato in Yasta la Vista

Scritto da: emi.

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Due gruppi, due modi di interpretare il tema del rock (in) italiano.

I perugini B-Blast, nel loro CD omonimo (Elevator records/Jestrai, 2006, 11 pezzi, 43' 59"), virano al pop/rock un certo tipo di crossover che andava qualche tempo fa, quello più compromesso col funk e la melodia: ritmica serrata, chitarre muscolose, voce saltellante che media fra pseudo-rap e canzone italiana.

In questo pericoloso gioco di incroci, i nostri arrivano talvolta a lambire il progressive più pop, riesumandone anche i difetti, su tutti il cantato che fa a pugni con la musica (uscendone perdente), altre sembrano scimmiottare i Quintorigo più stucchevoli, con evoluzioni vocali che lasciano il tempo che trovano e appesantiscono un discorso già di per sè poco agile.

Alla fine, il massimalismo che pervade tutto il disco si traduce in un'assoluta mediocrità: musica troppo pesante (in tutti i sensi) per essere pop, troppo poco estrema per soddisfare un pubblico affezionato al rock di confine (voto 5)

I Teorema di Foligno, col mini Forme naturali (Load-Up/Venus, 2007, 6 pezzi, 19'35") scelgono una strada più prossima al rock, rielaborando schemi dei seventies attraverso una sensibilità anni '90. L'aveva già fatto qualcuno, mi sa, ma il risultato è valido: rock melodico senza fronzoli nè troppi cedimenti pop, che usa bene l'dioma nostrano e resta aperto a nuove, possibili influenze. Più che dalle parti dei neomelodici Negramaro siamo qui vicini a Le Vibrazioni, solo con meno di ruffianeria. Quello che manca, è forse proprio un singolo apripista, che si elevi, almeno a livello di fruibilità, sulla media delle canzoni, comunque buona.

Supportati da una buona promozione, potrebbero farsi strada nel panorama musicale di queste parti. (voto 6.5)